"Puote Orfeo col Dolce Suono" - Il Mito d'Orfeo nella Cantata Italiana del Seicento

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"Puote Orfeo col Dolce Suono" - Il Mito d'Orfeo nella Cantata Italiana del Seicento

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20,00 €

Autore: Giacomo Sciommeri

Casa Editrice: Libreria Musicale Italiana

Pagine: 160

Testo: Italiano

Il mito di Orfeo racchiude in sè alcuni tra gli elementi e i temi più significativi che contraddistinguono la cultura occidentale di tutti i tempi: la musica e la poesia, l'amore e la sofferenza per la perdita della persona amata, l'avventura negli Inferi, la morte. Nella storia della musica del XVII e XVIII secolo, esso si rivela una fonte di ispirazione costante non solo per i libretti dei melodrammi , ma anche per i testi poetici delle cantate da camera. 

Il presente colume vuole proporre alcune riflessioni sulla ricezione del mito di Orfeo nella cantata italiana del Seicento. Serguendoun iter concettuale di carattere deduttivo, il testo affronta prima alcune questioni più generali , relative alla tradizione e al significato allegorico del mito della cultura seicentesca, poi si sofferma sull'uso estetico e retoricodel mito di Orfeo nelle cantate di stampo pastorale, infine esamina alcune "cantate mitologiche" (attribuite a Orazio Antonio Fagilla, Antonio Foggia, Giovanni Lorenzo Lulier, Alessandro Scarlatti e Alessandro Stradella) dedicate interamente alla storia di Orfeo ed Euridice. 

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Il mito di Orfeo racchiude in sè alcuni tra gli elementi e i temi più significativi che contraddistinguono la cultura occidentale di tutti i tempi: la musica e la poesia, l'amore e la sofferenza per la perdita della persona amata, l'avventura negli Inferi, la morte. Nella storia della musica del XVII e XVIII secolo, esso si rivela una fonte di ispirazione costante non solo per i libretti dei melodrammi , ma anche per i testi poetici delle cantate da camera. 

Il presente colume vuole proporre alcune riflessioni sulla ricezione del mito di Orfeo nella cantata italiana del Seicento. Serguendoun iter concettuale di carattere deduttivo, il testo affronta prima alcune questioni più generali , relative alla tradizione e al significato allegorico del mito della cultura seicentesca, poi si sofferma sull'uso estetico e retoricodel mito di Orfeo nelle cantate di stampo pastorale, infine esamina alcune "cantate mitologiche" (attribuite a Orazio Antonio Fagilla, Antonio Foggia, Giovanni Lorenzo Lulier, Alessandro Scarlatti e Alessandro Stradella) dedicate interamente alla storia di Orfeo ed Euridice. 

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