La vita e le opere (ma non quelle di pittura) di Antonio Campi, o Campo, come lui si firmava, il cremonese che più di tutti ha incarnato il multiforme ingegno del Rinascimento, l’uomo più rappresentativo di questo grande periodo. Antonio Campi fu storico, scultore, cartografo, pittore architetto e anche mercante, un intellettuale a tutto tondo, che possedeva, un numero eccezionale per il XVI secolo, una biblioteca di 6000 libri. Dal libro di Stumpo emergono la città, le sue strade, le vicinie e le chiese, le guerre, la cultura cremonese del 1500, re, imperatori e santi che a Cremona arrivano, soggiornano, fanno parate, e omaggiano Antonio. Il tutto seguendo la vita di Campi, i successi, la famiglia, i figli e le eredità, il riscatto sociale, il raggiungimento di una posizione che conta: diventa ricco e padrone di tante terre e viene nominato anche cavaliere.